DAL MONDO ECONOMICO, SCIENTIFICO, AZIENDALE E DAL NOSTRO "PENSATOIO"
Martedi - Marzo 29, 2011
20:19
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DAL MONDO ECONOMICO, SCIENTIFICO, AZIENDALE E DAL NOSTRO "PENSATOIO", ABBIAMO SCELTO PER VOI :
√ In regalo per voi : Le domande utili nella vendita. Ciò che caratterizza i professionisti nella loro
attività è la capacità e l'attitudine a porre domande. Una vendita di taglio professionale non fa
eccezione a questa regola e qualcuna di queste "domande" potrebbe darvi l'ispirazione giusta.
Chiedere in segreteria.
√ Meritocrazia, 1 - Capire la causa di un problema non ne rappresenta la soluzione ma aiuta i
volenterosi. Non occorreva certo la recente testimonianza di un autorevole candidato alla
presidenza dell'ENI per capire meglio come funziona un sistema che secondo noi è la prima
causa del declino italiano. Dunque funziona così. Nel sistema pubblico la gran parte dei posti
di comando, a cominciare dai più importanti, non viene assegnato per ottenere risultati utili alla
società ma per garantire vantaggi al politico che ha determinato la nomina. Io ti metto lì ma
ricordati che sono i miei ordini che dovrai seguire, non le tue idee, qualsiasi siano, di corretta
gestione. Per ottenere questo ovviamente non servono persone capaci, bastano servitori. Ma
senza persone capaci installate in tutti quei gangli della società che sono essenziali affinché chi è
orientato al risultato possa svolgere il suo compito che è appunto quello di raggiungere risultati,
il sistema non può che declinare. Quando un pugile sale sul ring di solito ha degli sparring partner
e degli assistenti d'angolo che lo assistono, lo curano, lo consigliano, lo mettono nelle migliori
condizioni perché possa vincere. Succede lo stesso in campo imprenditoriale? No, succede il
contrario. In Italia gli sparring partner degli imprenditori (cioè i gangli sociali e della pubblica
amministrazione di cui sopra) sembrano essere su un altro pianeta, spesso totalmente
incompetenti (evidentemente messi lì da qualcuno non per un risultato utile alla società ma
chissà per che cosa), qualche volta palesemente ostili. Tutti i Paesi nostri concorrenti che
hanno un assetto decisamente meritocratico nella selezione della classe dirigente (in primis
Singapore) sono oggi oramai di gran lunga avanti a noi in tutti gli indicatori fondamentali e
soprattutto sembrano avere un'altra velocità di ripresa nelle crisi. Ma l'assenza di meritocrazia in
Italia riguarda solo il settore pubblico? No. Una certa parte del settore privato, pur se in forma
meno grave, soffre della stessa malattia, da considerare a questo punto una sorta di morbo che ha
contaminato in qualche tempo andato per ragioni misteriose la specie italica. Il morbo, nelle
imprese private, si manifesta sotto due forme principali. La prima è quella della via preferenziale
ai posti di responsabilità assicurata ai parenti o simili prima di averne testato la reale capacità di
ottenere risultati e la seconda, più grave ancora (a causa del maggior danno che produce)
consistente nella paura di troppi manager a promuovere collaboratori veramente in gamba perché ne temono consciamente o inconsciamente la concorrenza. Concludiamo con una precisa
indicazione per i capi-azienda che puntano sulla meritocrazia: vigilate su quello che combinano
i vostri manager nella strategica fase della valutazione delle persone da promuovere. Scelgono
veramente i migliori (che spesso però sono i più problematici e i più difficili da gestire) o
scelgono i più accomodanti, quelli che non creano problemi ma che non porteranno mai
risultati? Anche da questi comportamenti dipenderà il futuro della vostra azienda. Per quanto
riguarda l'ambiente oramai quasi totalmente degenerato della pubblica amministrazione la
pressione verso una maggiore meritocrazia non potrà avvenire dall'alto ma potrà essere indotta
solo da "utenti" capaci di pretendere finalmente veri risultati a fronte di vere tasse pagate.
Commento: se questo ordine di servizio vi fa sorridere, dovreste riflettere sul fatto che l'accumulazione di capitale che in due secoli ha portato alla società del benessere e del consumismo è potuta avvenire gestendo le aziende con questi criteri. Oggi abbiamo i "diritti", compreso quello di bloccare con uno sciopero uno stabilimento o con un sit-in un'autostrada ma lo sviluppo se ne è andato. Chi ha suggerimenti si faccia avanti…