DAL MONDO ECONOMICO, SCIENTIFICO, AZIENDALE, ABBIAMO SCELTO PER VOI
Giovedi - Novembre 4, 2010 16:50     Visto:710     A+ | a-

DAL MONDO ECONOMICO, SCIENTIFICO, AZIENDALE, ABBIAMO SCELTO PER VOI
 
 
√ In regalo per voi : Riflessione strategica circa il futuro e programma d'azione. Nelle piccole-
   medie imprese i manager si lamentano spesso come tutta l'attività sia concentrata sull'operatività e
   sulle emergenze lasciando quasi nessuno spazio alla riflessione strategica con conseguenze
   negative sullo sviluppo e sull'innovazione. Può sembrare una spiegazione  semplicistica ma
   spesso non è una questione di tempo ma di metodo e di strumenti giusti. Provate questo metodo e
   fateci sapere qualcosa.
 
√ Decisioni 2 – Esclusi i casi delle decisioni istantanee, cioè quelle praticamente in automatico
   quando il cervello decide da sé a seguito dell'attivazione della ghiandola chiamata amigdala
   (situazioni estreme in cui è in gioco la sopravvivenza), in tutti gli altri casi la riflessione prima di
   agire è fondamentale. Secondo il  col. Boyd, addestratore dei piloti da caccia U.S.A.F., anche
   nelle situazioni più critiche e pressanti prima di agire (decidere) sono fondamentali due passi
   consequenziali e completamente diversi tra di loro riguardo alla loro natura:
   1- osservare attentamente (qual è il problema ?)
   2- orientarsi  (cosa serve per risolverlo ?  Quali sono le vie di fuga ?).
   Non è importante che questa sequenza operativa del cervello assorba più tempo del necessario
   (anzi è pericoloso) : l'importante è che avvenga e che il soggetto sia consapevole che sta
   avvenendo. Decidere senza riflettere sufficientemente non è da persone risolute o,
   come si dice, "decisioniste", è semplicemente da stupidi. 
 
√ Esercizio di management 1– Siete al posto di Sergio Marchionne, CEO  della FIAT,  nel discorso
   pubblico agli operai da lui fatto all'inizio della vicenda Pomigliano. Cosa direste, che lui non ha
   detto, e come impostereste il discorso della perdita di competitività degli operai italiani (e
   occidentali in genere) sullo scenario internazionale ? E sulle vie praticabili per riconquistare la
   competitività  erosa (da parte degli operai, non delle aziende)?  Mandateci le vostre idee, le
   pubblicheremo nel sito.
 
√ La pulce nell'orecchio 1– L'essenza della strategia all'alba del terzo millennio :
                             «Pronti, fuoco, puntate…!» (fonte: Tom Peters).

√ Motivazione 2– Non trascurate questo : rendere fieri del loro lavoro i collaboratori. Non è facile,
   non basta fare un generico complimento, non è sufficiente. E' necessario invece spiegare prima
   con enorme pazienza e nel modo più preciso possibile perché una certa attività, una data
   operazione rivestono per l'azienda un'importanza del tutto particolare : per i suoi riflessi sulla
   reputazione, sulla soddisfazione dei clienti, sulla competitività, sui costi o altro.
   Solo un collaboratore che ha compreso l'importanza del suo lavoro attraverso questa educazione   
   continua e appassionata da parte del suo capo può diventare, in seguito, fiero di averlo fatto bene.
   Motivare la gente non è uno sport per persone che non hanno passione per il fattore umano e  
   per tutte le sue implicazioni nella gestione del personale.   
 
√ Strategia 1– Quando si investe in tecnologia (un fattore tangibile) è difficile fare errori di "massa
   critica" (la massa critica in un qualsiasi investimento è quel livello di sforzo al di sotto del quale
   l'investimento si vanifica cioè non produce alcun effetto con conseguente perdita anche di quel
   poco che è stato investito). Per esempio è difficile acquistare un capannone a metà, una gru senza
   zavorra o un camion con una ruota in meno, così, tanto per tenere i costi bassi. Quando invece si
   investe  in fattori intangibili (come la conoscenza, la buona organizzazione interna, la
   soddisfazione dei clienti e dei dipendenti, la qualità dei capi e dei responsabili in genere, ecc.) una
   buona parte delle aziende fa generalmente il salto troppo corto con un doppio risultato negativo:
   spreco di risorse economiche e disorientamento dei collaboratori che diventeranno così, un errore
   dopo l'altro, progressivamente più cinici e sempre più difficilmente motivabili in futuro.
 
Abbiamo ricevuto dal nostro curatore "Ferro" Bortolan, che è ingegnere,l'ultimo algoritmo
   disponibile nel Management più evoluto per la soluzione di ogni problema. Tenetelo in seria
   considerazione :
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