LA DETERMINAZIONE: BASE FONDAMENTALE PER QUALSIASI REALIZZAZIONE
Lunedi - Giugno 3, 2013
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LA DETERMINAZIONE: BASE FONDAMENTALE PER QUALSIASI REALIZZAZIONE
Eccoci dunque alla determinazione, la terza qualità di questa sintetica rassegna in 5 punti che tenta di indagare circa ciò che serve, in un mondo che cambia, per avere successo sul lavoro a prescindere dalle competenze cosiddette tecniche che – ammesso e non concesso che le si possegga – vanno oggi considerate alla stregua di un semplice requisito di ingresso: se le possiedi puoi entrare nel gioco ma più avanti servirà altro, molto altro. Serviranno appunto le qualità umane che sto cercando di descrivere, definite anche competenze della vita, di difficilissimo insegnamento e generalmente ritenute favole per allocchi da quanti puntano ancora, per avanzare nella vita, su protezioni, scorciatoie, furberie e cinismi di composita e variegata natura.
Di cosa si tratta. La determinazione caratterizza coloro che hanno forte il senso dello scopo. Non è una prerogativa da poco se guardiamo le cose dal punto di vista non tanto di chi lavora ma soprattutto di chi offre lavoro. Facciamo infatti una certa fatica, nelle aziende, a trovare quel tipo di persona – assolutamente indispensabile quando si tratta di coprire un posto di responsabilità – che ha chiaro in testa cosa vuole ottenere lavorando e che è disposta ad impegnarsi e rischiare per ottenerlo. Per lo più, nonostante la crisi, siamo ancora circondati da lavoratori attratti più dalla tranquillità (un orario di lavoro favorevole, il sabato libero, poche grane, ecc.) che dalle opportunità. Chi non ha sufficiente determinazione non riesce a darsi uno scopo fondamentale in un qualsiasi periodo della sua vita e le conseguenze di questo atteggiamento sono una scarsa attrattività nei confronti di potenziali datori di lavoro che avrebbero opportunità da offrire (si può non crederci ma ce ne sono ) e l’inevitabile doversi accontentare, quando va bene, di ciò che si ha. In questo senso fa male doverlo ammettere ma è proprio vero che è ognuno di noi a fissare il proprio stipendio e i propri risultati nella vita, anche se prendersela con il mondo è indubbiamente più comodo.
Come si comporta in azienda una persona determinata. Il fattore discriminante sta nel possedere uno scopo. C’è chi cerca semplicemente un lavoro e chi invece, attraverso il lavoro, cerca di realizzare certe sue idee, intenzioni, pulsioni o semplicemente modi di vivere congeniali. E quindi si dà da fare per ottenere ciò che vuole e in genere manifesta ciò che ha in testa a chi può aiutarlo. Mentre il primo ha un atteggiamento generalmente passivo e quasi rassegnato, nel senso che per muoversi ha bisogno che gli vengano dati obbiettivi, istruzioni, indicazioni più o meno precise su come agire e motivazione (che non ha di suo), dal secondo possiamo aspettarci iniziativa e propositività, che è l’attitudine a proporre al suo datore di lavoro progetti, iniziative, idee da sviluppare e, soprattutto, la propria disponibilità a prendersi molte più responsabilità di quelle attualmente sostenute.
Ma la determinazione, come qualità umana, non riguarda solo l’attitudine a darsi uno scopo fondamentale e a perseguirlo. Essa si manifesta anche come una tensione, perdurante nel tempo e impermeabile a difficoltà e momentanei insuccessi, a non perdere di vista l’obbiettivo continuando a tessere l’intricata rete di operazioni necessarie a portare a buon fine un qualsiasi progetto. In azienda le persone determinate non consegnano in ritardo, non necessitano di solleciti, agiscono di loro iniziativa quando ci sono degli intoppi, non tollerano che un incarico a loro affidato subisca qualsiasi rallentamento od ostacolo. Ovviamente le persone determinate entrano spesso in collisione con atteggiamenti, modi di fare e abitudini consolidate che si frappongono tra loro e i loro obbiettivi. Questo conflitto e la maggiore o minore incisività con la quale viene gestito segna il confine tra le aziende che hanno capito come va il mondo e quelle che guardano a un passato che più non tornerà.
Perché nelle aziende servono oggi persone determinate. Mentre tutti i giorni siamo bombardati dalle deprimenti notizie circa la situazione economica di casa nostra, pochi si stanno accorgendo di cosa sta succedendo nel vasto mondo. Incrementi di benessere mai visti nel passato, radicali abbattimenti di fattori negativi come malattia e mortalità, sviluppo stupefacente di scolarità e preparazione scientifica e tecnologica nella maggior parte di paesi un tempo considerati esotici. Questa tremenda pressione competitiva sui nostri ambienti provinciali potrà essere contrastata – se mai lo potrà – solo da team aziendali all’interno dei quali ogni singolo componente si sarà trasformato da inerte esecutore a responsabile realizzatore. Ecco a che cosa serve la determinazione sul lavoro e nella vita. Adesso andatelo a spiegare ai professori delle scuole e ai genitori perché pare che l’abbiano dimenticato.
Pepe Caglini